Il Museo di Arte Islamica è il risultato di un viaggio di ricerca intrapreso da I.M. Pei per comprendere la diversità dell’architettura islamica lungo un tour mondiale. Durante le visite alla Grande Moschea di Cordoba in Spagna; a Fatehpur Sikri, la capitale di Mughal in India; alla Grande Moschea degli Omayyadi a Damasco, in Siria e alle fortezze Ribat a Monastir e Sousse in Tunisia, ha compreso che le influenze del clima e della cultura hanno portato a molte interpretazioni dell’architettura islamica, ma nessuna di esse ha evocato la vera essenza che cercava. L’ispirazione al progetto finale di I.M. Pei è venuta dal Sabil del 13° secolo (fontana per le abluzioni) della moschea di Ahmad Ibn Tulun al Cairo, Egitto (9 ° secolo ). Nell’ “austerità e semplicità” del sabil, ha dichiarato I. Ming Pei, ho trovato “un’architettura grave che prende vita sotto il sole, con le sue ombre e le sfumature di colore. “Il sabil offre un’espressione quasi cubista di progressione geometrica”, che evoca una visione astratta degli elementi chiave di design dell’architettura islamica. Nel valutare la costruzione della struttura su uno qualsiasi dei siti proposti lungo la Corniche, I.M. Pei ha suggerito la creazione di un’isola indipendente per garantire che futuri edifici non invadessero il Museo. L’edificio sorge in mare a circa 195 metri al largo delle Corniche di Doha. Un parco di circa 64 ettari di dune e oasi sul litorale dietro il Museo offre riparo e un suggestivo scenario.